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lunedì 27 settembre 2010

Spiegateci due cose...


Premettiamo di scrivere a caldo, quando la partita contro il Parma è appena finita e finalmente abbiamo conquistato la prima vittoria in campionato. Buona partita, soprattutto, dal punto di vista tecnico, siamo contenti che sia stato trovato l'equilibrio a centrocampo con un Donadel in forma a rincorrere gli avversari a tutto campo. Uno così ci vuole: per vincere bisogna correre!
Siamo anche contenti di come è andata in curva per quanto riguarda il movimento che contesta la tessera del tifoso. Gli antagonisti di questa ennesima costrizione a tutto vantaggio degli istituti di credito (che poi credito a te un te ne danno....) sono stati compatti nel parterre di Fiesole, esibendo nuove bandiere (croci multicolore rosso, bianco, viola e la dicitura acf 1926) sventolate costantemente per tutta la partita e cantando compatti senza un minuto di tregua. Ci sono state comunque delle pecche. La prima cosa che ci devono spiegare è questa: come mai c'è ancora un muro di plexiglass tra i cori dei tifosi ed il campo? Si parla tanto di stadi sicuri, tifosi responsabilizzati, e quant'altro e poi si nega non solo una corretta visione di chi paga il biglietto, ma anche che la squadra possa essere sostenuta dagli sforzi vocali del 12° uomo. Questo è un quesito a cui la Società deve rispondere dando delle risposte serie, senza troppi discorsi retorici, che ultimamente ne sentiamo anche troppi. Oramai siamo arrivati ad una situazione in cui si sa tutto di tutti e se qualcuno fa i'bischero ne paga le conseguenze...
Seconda e molto più vergognosa questione che ci devono spiegare è perché alcune frange di persone che vanno allo stadio (non possiamo chiamarli tifosi visto che un cantano mezzo secondo ed al primo goccio di pioggia si dileguano...) per lo più dislocate ai margini della curva si permettono di fischiare quelli che contestano la carta di credito per lo stadio (dicesi tessera del tifoso). Ma cosa fischi? Pensa al tuo, pensa a sostenere la Viola invece di venire allo stadio per fare il teatrino oppure la sfilata di moda. E poi, fischiare chi si sacrifica sette giorni su sette per Firenze e la Fiorentina, macinando chilometri su chilometri sempre tutte le domeniche, e non solo per andare a München... Ma non si vergogna sta gente? E siamo tutti della stessa parte: quella viola! Solo a pensarci ci vengono i brividi, disgustorama!

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