BMB 2001

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martedì 21 giugno 2011

Dieci anni di BMB


La cena del decennale è stata bella, tra amici, ma è stata anche la prova che rispetto all'era Prandelliana siamo scemati in numero di presenze assidue.
Solo due anni fa alla Pubblica di Campi c'era più di un centinaio di persone in piedi con i bicchieri in mano e adesso qualcuno meno.
Ma come si dice in questi casi? Pochi ma boni!
Quest'anno la BMB si è buttata anima e corpo nel movimento anti-tessera, fornendo al gruppo bandierine e bandieroni mai visti prima (una su tutti quella di Antonio), organizzando a Campi riunioni e dibattiti e presenziando in casa e in trasferta con un discreto numero di persone.
Una delle cose più belle è stato vedere gente di noi che ha fatto la tessera farsi tutto l'anno da non tesserato, tanto che solo noi sappiamo che in tasca ha la card.
Siamo andati tutte la domeniche mattine presto a montare le bandiere e attaccare gli striscioni di protesta dentro e fuori dello stadio, abbiamo contribuito con frequenza e coerenza allo sviluppo del movimento. E adesso?
Adesso bisogna rimanere tranquilli e affrontare questa estate di riunioni su cosa fare il prossimo anno con la consapevolezza di aver fatto il proprio dovere, che sicuramente faremo anche il prossimo anno, sia questo in Ferrovia o da qualsiasi altra parte; e da qualsiasi parte ci sarà pure la pezza di Marco, che questa tifoseria l'ha fondata e non potrà non farne parte. Comunque!

E per chi avesse dei dubbi se andare avanti o mollare ecco un monito:

Arrivati al cartello con su scritto "Campi Bisenzio" non puoi non sentire qualcosa, qualcosa che ti dice che quello, per chi ama la Fiorentina, non è un posto come tanti. Lo si capisce da quelle scritte "Onda d'urto" sbiadite sui muri, portate via dal tempo che scorre, da quelle foto in sede così vicine ma cosi lontane, che i più giovani non possono capire fino in fondo, forse!
E poi ci sono i racconti dei più vecchi, ai quali brillano gli occhi a ricordare certe cose e certe persone, persone come Marco che hanno dato il via ad una generazione di ultras che in passato hanno reso la Curva Fiesole la più bella del mondo e difeso i colori di Firenze ovunque. No! Campi non è un posto come gli altri! Teniamolo sempre ben presente prima di prendere qualsiasi decisione e teniamo sempre presente di chi portiamo il nome..."tu hai iniziato, con te abbiamo camminato, nel tuo nome continuiamo!"

giovedì 16 giugno 2011

Il campionato appena trascorso


Ed anche questo anno è passato!
Un annno complicato, travagliato sia in campo che sugli spalti.
Il 2010/2011 è stato un campionato veramente anonimo per la Fiorentina: allenatore nuovo, squadra vecchia e già sorgono le prime incomprensioni.
Poi i tanti infortuni a fare da cornice ad una stagione dove non siamo riusciti a vedere una partita giocata bene e soprattutto dove non abbiamo mai visto la squadra lottare.
Eh già!...
Perchè questo è quello che devono capire: noi vorremmo vedere una squadra che lotta, che ha fame di vincere, che in campo da tutto e anche di più; ci piacerebbe incitare giocatori che non mollano mai, che tirano fuori i famigerati "coglioni" e che a fine partita (soprattutto in trasferta) vengano sotto la curva a salutare i tifosi, sapendo che verranno applauditi se avranno vinto e fischiati se avranno perso, consci del loro mestiere e dello stipendio che percepiscono.
Firenze è una piazza passionale che sa riconoscere chi si merita il rispetto, quindi coloro che scendono in campo con i nostri colori addosso se li onorano e si impegnano, sicuramente verrannno applauditi anche se il risultato non è arrivato (se non ci credono possono chiedere ai ragazzini della primavera).
E invece quest'anno ci è toccato sopportare i capricci di bambinetti viziati, vedi Montolivo e Cerci, le solite beghe di Mutu, i gesti di insofferenza di Comotto e il tutto perchè questi signori sono stati fischiati a seguito di una stagione vomitevole da loro giocata (e ci preme sottolineare che questi signori una contestazione "seria" non l'hanno mai ricevuta).
Per il prossimo anno vorremmo che le cose cambiassero radicalmente: vorremmo una società presente e in grado di confrontarsi con i tifosi (ultimamente ci hanno fatto piacere le dichiarazioni a rigurdo degli SCANDALOSI 45 provvedimenti di daspo, ma riteniamo che la questione tessera del tifoso e prezzi dei biglietti non sia stata gestita bene), un allenatore che dimostri con i fatti ciò che è tanto bravo a dire a parole e una squadra che, come già detto, in campo non si risparmi.
Solo così Firenze può ritrovare quell'entusiasmo che manca ormai da troppo tempo; eppure la società dovrebbe saperlo perchè l'ha testato in C2 che Firenze si può infiammare anche senza campioni, trofei e prestigio.
Bastano piccole e semplici cose per farci traboccare di passione e noi ne abbiamo una gran voglia...

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