BMB 2001
Benvenuti sul blog della Brigata Marco Ballerini 2001
ACF original fans
Bibappalulascismaibeibi!
venerdì 31 dicembre 2010
Il 2010 per la Brigata Marco Ballerini
Un altro anno è passato, un altro anno se ne va lasciando in noi il ricordo di trasferte affrontate, vittorie sudate, sconfitte brucianti, bandiere sventolanti e tante domeniche passate insieme al seguito della nostra amata Fiorentina.
Per la BMB il 2010 è stato sicuramente un anno positivo: da gennaio a maggio siamo stati apprezzati da tutta la curva Fiesole, e non solo per la presenza nel nostro settore di 6 bellissimi bandieroni circondati da numerose altre bandierine.
Grande successo ha riscosso la gigantografia di Marco, per la quale abbiamo ricevuto complimenti da tutti.
Ci siamo inoltre distinti per la presenza in consistente numero ad ogni trasferta, una su tutte Cagliari, dove abbiamo colorato il settore con le nostre bandierine tenute a mano.
Sul finire di stagione abbiamo presenziato, con tanto di striscione, a due sfide decisive per la promozione in serie B, purtroppo mancata, dei nostri fratelli gialloblu dell'Hellas Verona e al ritiro estivo dei viola a Cortina.
Il 2010 è proseguito poi con l'inizio di questa stagione calcistica contraddistinta purtroppo da quel nuovo metodo repressivo e anticostituzionale rispondente al nome di "tessera del tifoso". La BMB però non si è disunita, ha partecipato ai dibattiti estivi collettivi, ha discusso al suo interno ed ha deciso di non tesserarsi come gruppo, anche se nutre il massimo rispetto per chi, del club o meno, ha deciso di sottoscrivere la card.
Dopo le prime due giornate di difficoltà e incomprensioni, il movimento "noi non tesserati" ha acquistato coesione e organizzazione, situandosi al centro del Parterre e colorandolo prima con bandierine acf 1926 e poi con svariati bandieroni, oltre che portando con sé sempre più persone.
Ci sono state anche delle difficoltà nel farsi accettare dal resto della curva tesserata, soprattutto la prime giornate quando "il parterre" entrava 10 minuti dopo l'inizio della gara per manifestare il proprio dissenso e veniva puntualmente fischiato dal resto della tifoseria.
Infine i non tesserati, fatti passare dallo stato, dall'opinione pubblica e dal viminale come i "cattivi", sono stati molto limitati nella loro attività di tifosi, dovendo subire torti di ogni genere e vedersi vietare praticamente tutte le trasferte. Nelle rarissime occasioni dove è stato dato il via libera i non tesserati non hanno fatto mancare il loro apporto presentandosi in 300 a Genova, dove poi sono stati vigliaccamente messi nel settore ospiti, in un centinaio di sabato pomeriggio a Udine e in 200 di martedi sera a Parma per gli ottavi di coppa italia.
La BMB, all'interno del movimento non tesserato, sta avendo un ruolo importante, sia per quanto riguarda le bandierine, i bandieroni e sia nell'organizzazione di iniziative quali l'aperitivo con Antognoni e il dibattito con Martucci. Inoltre si è cercato di essere sempre presente, sia in casa che in trasferta, con un buon numero di ragazzi al seguito.
Concludo con l'augurio di un glorioso 2011 e la speranza di continuare su questa strada, anche per chi da lassù ci guarda e sicuramente sarebbe fiero di noi!
MARCO VIVE
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martedì 14 dicembre 2010
A coloro che seguono la squadra allo stadio
When they kick at your front door/ How you gonna come?/With your hands on your head/Or on the trigger of your gun! (The Clash – The Guns of Brixton – 1978)
Eh già, la domanda che si facevano i mai dimenticati Jones e Strummer è oggi più che mai – metaforicamente – legittima: quando ci prendono a calci la porta, come andiamo ad aprire, a braccia alzate o con il dito sul grilletto?
Ecco, fuor di metafora, oggi noi tifosi come dobbiamo porci di fronte a tutto quello che ci stanno facendo? E, per di più, viene da chiedersi se veramente abbiamo chiaro quello che ci stanno facendo? Ma ancor prima, a ritroso logicamente e psicologicamente, chi siamo?
Siamo il calcio, quello vero, quello fatto di emozioni e passioni, siamo quelli che vivono all’infinito 90 minuti, che pensano calcio, vedono calcio, sentono calcio, vivono calcio. Siamo quelli che usiamo i nostri colori come segno di identificazione, i nostri inni come colonna sonora di un’intera vita, le nostre gioie come voglia di vivere, i nostri dolori come momenti di nero da superare in fretta. Siamo gente che ama alla follia, o meglio siamo folli che hanno imparato l’amore e lo insegnano a propria volta. Siamo contagiati e contagiosi, orgogliosamente imperfetti, eroicamente stupidi, coscientemente incoscienti. Siamo capaci di tutto per niente. Siamo soli anche in mezzo a migliaia come noi ma ci sentiamo a casa ogni volta che vediamo i nostri colori. Vinciamo e perdiamo per interposta persona, ma poi in fondo pensiamo che sono quelli che vanno in campo che giocano casualmente al posto nostro. Senza di noi crediamo che il mondo non esisterebbe, con noi il mondo è migliore.
Ma di fronte a tutto questo, forse proprio per questo, quelli che lentamente ma inesorabilmente ci hanno strappato il giocattolo dalle mani, hanno cominciato a darci calci in faccia.
Hanno rubato le nostre maglie, riempiendole di vergognose patacche; hanno preso i nostri scarpini colorandoli come a carnevale; hanno drogato le nostre squadre per vincere senza gloria; hanno cambiato le regole per far contente le televisioni; hanno comprato e venduto giocatori per strappare le bandiere; hanno parlato sempre di bilanci ma mai di sogni; hanno silenziato i microfoni per non far sentire le nostre voci; hanno rovinato gli stadi per arricchire quattro palazzinari; hanno represso la nostra voglia di vivere spengendoci i fumogeni; ci hanno levato l’appartenenza sciogliendo i gruppi; hanno tarpato le ali alla nostra fantasia togliendoci gli striscioni; hanno rovinato il tempo dell’attesa dandoci parole vuote ogni secondo; hanno spento l’ardore con gabbie e reti; hanno rovinato i nostri riti laici inventando un calendario inesistente; hanno trasformato le domeniche in settimane e le settimane in mesi; hanno fatto diventare tutti campioni tanto che i campioni non esistono più; hanno voluto ministri poliziotti che colpissero i tifosi e parlamentari tifosi che gli indicassero chi colpire; hanno sparato a Gabriele Sandri e hanno detto che era un caso; hanno diviso chi era unito con tessere per dire chi era bravo e chi no; hanno messo barriere di ogni tipo per impedirci di andare allo stadio; hanno voluto stadi vuoti per riempire i divani; hanno messo i tifosi finti per coprire gli stadi vuoti; hanno fatto tutto questo ed altro e poi hanno cercato qualcun a cui dare la colpa… E, magicamente, per questo noi eravamo perfetti.
Ma hanno fatto i conti senza di noi. Siamo tifosi e lo saremo sempre: non alzeremo mai le mani.
lunedì 22 novembre 2010
Comunicato stampa - Noi non tesserati
1. A smentita di quanto erroneamente riportato da alcuni organi di stampa, precisiamo che lo striscione in memoria di Gabriele Sandri, apparso nel Parterre di curva Fiesole nell’ultima partita casalinga e riproposto dalle altre curve d’Italia, non è stato in alcun modo PREVENTIVAMENTE autorizzato dalla Questura di Firenze, ma semplicemente visionato dagli addetti alla sicurezza ai consueti controlli del prefiltraggio.
2. Dopo l’ennesima trasferta proibita ai non possessori della TdT, nonostante non esistessero i presupposti per un divieto per motivi di ordine pubblico, denunciamo quella che noi percepiamo come una REPRESSIONE immotivata, in considerazione anche del fatto che la tifoseria di Firenze si è sempre contraddistinta per la totale correttezza.
3. Vogliamo altresì precisare che le dichiarazioni di presunti esponenti del movimento riportate nei tradizionali organi d’informazione, sono solo il frutto di individualismi e atteggiamenti che disconosciamo poiché incoerenti con la nostra mentalità.
Noi Non Tesserati
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
giovedì 11 novembre 2010
Fanno veramente vomitare!
Non è la prima volta che accade ma non riusciremo mai a farci il callo a quanto di vergognoso viene prodotto dalle menti contorte di qualche sedicente giornalista fiorentino quando qualcosa non gira nel verso giusto durante le partite della nostra amata maglia viola.
Firenzeviola oggi ha pubblicato un video con le peggiori papere di Boruc, a questo ci riferiamo in particolare, e pensiamo che sia una roba da pazzi, una roba che ci fa veramente schifo. Siamo letteralmente infuriati con questa gente che invece di sostenere un giocatore viola gli danno addosso cercando di affossarlo di più della sua consapevolezza di aver commesso un errore.
Questo comportamento pensiamo sia veramente squallido e da vergognarsi ma è questo quello che viene adottato molto spesso dalla stampa fiorentina.
Il problema è che questi tra radio, televisioni, siti internet e giornali si arricchiscono con la Fiorentina!! Ma andate a lavorare seriamente, guadagnatevi da vivere con dignità!! Noi odiamo questi giornalisti, che poi chiamarli giornalisti è anche troppo: questi del giornalista un c'hanno neanche la "G". Invece di dare addosso alla terna arbitrale che ci ha fischiato un clamoroso fuorigioco su Vargas vanno a bastonare un giocatore... che schifo! Ora più che mai BORUC UNO DI NOI!!
domenica 24 ottobre 2010
Fiat Lux
Finalmente la vittoria, 2-1 in casa col Bari di Ventura, e finalmente giocatori che corrono e sudano e onorano la nostra maglia viola. Il pomeriggio inizia subito col sorriso perché sono venuti a trovarci i nostri fratelli veronesi del BordHellas ma la tensione per la partita della sera è comunque alta visto che è fondamentale vincere.
Per dare la carica alla squadra decidiamo di aspettare il pullman prima dell'ingresso allo stadio e seppur qualcuno abbia iniquamente tentato di far fallire l'iniziativa gli siamo andati nel bocciòlo a tutti quanti. Infatti appena la squadra è arrivata li abbiamo subito abbracciati con cori di sostegno ed esortazioni a cambiare marcia, visto che ultimamente ci erano sembrati leggerissimamente sottotono.
Dentro lo stadio poi è arrivata la Luce: Antonio ha fatto un giro di campo per salutare e festeggiare insieme alla sua gente il prestigioso premio Golden Foot consegnatogli lo scorso 11 ottobre. E luce è stata: bella e gagliarda la partita della Fiorentina con giocatori che hanno rincorso gli avversari per tutto il campo, così come si spera continuino a fare da ora in poi.
Il nostro tifo è stato eccezionale, 90 minuti di cori e bandiere sventolate senza sosta, con la voce che non smetteva mai di cantare la nuova canzone nata sulle note di “Ed ho in mente te” degli Equipe 84: che spettacolo. Questo è il giusto spirito, ci siamo proprio buttati via! Avanti così!
giovedì 7 ottobre 2010
Tutti insieme uniti avanzerem!
Abbiamo capito una cosa: che tanti non capiscono o non hanno voglia di capire come mai protestiamo contro la tessera del tifoso.
Non ci addentriamo più nella questione: quello che dovevamo dire l’abbiamo detto, dagli interessi economici alla passione che ci muove. Adesso siamo in ballo e dobbiamo ballare.
Certo che fa male, dopo la partita col Parma, sentire di nuovo col Palermo i fischi di una piccola parte della curva per noi che portiamo avanti questo movimento. Probabilmente c’era da aspettarselo, ma non per questo sentiamo di condividere le gesta di chi fa decine di scalini, su in curva, per andare a discutere con questa gente. Il nostro scopo è quello di unire la curva, non di disgregarla ancora di più! E pazienza se c’è qualcuno che fischia o ti dice qualcosa dietro, per far ricantare tutta unita la curva adesso è il momento di pazientare, non quello di fare scenate davanti a tutti…
E nemmeno condividiamo i cori di parte del movimento antitessera contro chi questa tessera l’ha sottoscritta. L’abbiamo denunciato più volte: questa iniziativa è andata a colpire il sentimento, la passione verso chi vive la Fiorentina tutte le domeniche (se non di più). Questi cori ("Tesserato Ultras di stato") non fanno altro che disgregare, disunire, e ora come ora invece la priorità è rimettere insieme tutti quanti, nessuno escluso, visto anche che tifiamo per la stessa squadra!
Ogni domenica che passa c’è sempre qualcuno in più che condivide quanto stiamo facendo, con le bandiere e con la voce e quindi basta con i cori “parterre, parterre”… non dobbiamo farci belli con nessuno, qui conta solo la Fiesole, o no?!
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lunedì 27 settembre 2010
Spiegateci due cose...
Premettiamo di scrivere a caldo, quando la partita contro il Parma è appena finita e finalmente abbiamo conquistato la prima vittoria in campionato. Buona partita, soprattutto, dal punto di vista tecnico, siamo contenti che sia stato trovato l'equilibrio a centrocampo con un Donadel in forma a rincorrere gli avversari a tutto campo. Uno così ci vuole: per vincere bisogna correre!
Siamo anche contenti di come è andata in curva per quanto riguarda il movimento che contesta la tessera del tifoso. Gli antagonisti di questa ennesima costrizione a tutto vantaggio degli istituti di credito (che poi credito a te un te ne danno....) sono stati compatti nel parterre di Fiesole, esibendo nuove bandiere (croci multicolore rosso, bianco, viola e la dicitura acf 1926) sventolate costantemente per tutta la partita e cantando compatti senza un minuto di tregua. Ci sono state comunque delle pecche. La prima cosa che ci devono spiegare è questa: come mai c'è ancora un muro di plexiglass tra i cori dei tifosi ed il campo? Si parla tanto di stadi sicuri, tifosi responsabilizzati, e quant'altro e poi si nega non solo una corretta visione di chi paga il biglietto, ma anche che la squadra possa essere sostenuta dagli sforzi vocali del 12° uomo. Questo è un quesito a cui la Società deve rispondere dando delle risposte serie, senza troppi discorsi retorici, che ultimamente ne sentiamo anche troppi. Oramai siamo arrivati ad una situazione in cui si sa tutto di tutti e se qualcuno fa i'bischero ne paga le conseguenze...
Seconda e molto più vergognosa questione che ci devono spiegare è perché alcune frange di persone che vanno allo stadio (non possiamo chiamarli tifosi visto che un cantano mezzo secondo ed al primo goccio di pioggia si dileguano...) per lo più dislocate ai margini della curva si permettono di fischiare quelli che contestano la carta di credito per lo stadio (dicesi tessera del tifoso). Ma cosa fischi? Pensa al tuo, pensa a sostenere la Viola invece di venire allo stadio per fare il teatrino oppure la sfilata di moda. E poi, fischiare chi si sacrifica sette giorni su sette per Firenze e la Fiorentina, macinando chilometri su chilometri sempre tutte le domeniche, e non solo per andare a München... Ma non si vergogna sta gente? E siamo tutti della stessa parte: quella viola! Solo a pensarci ci vengono i brividi, disgustorama!
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domenica 29 agosto 2010
Ultimo appello
Ci siamo accorti tutti che la divisione tra i vari gruppi di tifosi, anche all'interno degli stessi club, causata dall'introduzione della tessera del tifoso è netta, implacabile come un incendio in un fienile. Chi non ha sottoscritto la tessera, ma anche tanti che sono solidali o si sono addirittura pentiti di averla fatta, si ritroveranno nei pressi dello stadio stasera a protestare prima dell'inizio di questo nuovo campionato. Un campionato che vedrà dei cambiamenti netti rispetto ai canoni a cui ci eravamo abituati da sempre (rischio di stadi semivuoti, aumento degli abbonamenti alle paytv, ecc...).
L'iniziativa (il volantino che sarà distribuito lo trovate qui: http://www.dodicesimouomo.net/12uomo/news-curva-fiesole/177-i-motivi-della-protesta-di-stasera.html) prevede non mettere gli striscioni in curva e di stare fuori dallo stadio per buona parte del primo tempo. Vogliamo sottolineare che questa protesta deve essere un'occasione per dimostrare che avere una passione viscerale per la Fiorentina significa essere intelligenti, significa avere fantasia e significa non abbassarsi al livello degli stolti.
Stasera sarà un'occasione anche per chi ci vuole male di dare il messaggio opposto alla città ed al resto d'Italia e questo noi non lo dobbiamo permettere. Non dobbiamo permettere che ci sia una rivolta violenta, così come è successo in altre parti d'Italia ultimamente, e lasciamo stare i tifosi avversari. Non dobbiamo permetterci di cadere nelle provocazioni e soprattutto non dobbiamo permettere che qualche testa in confusione rovini tutto. Stasera guardiamoci bene negli occhi, stiamo attenti a chi abbiamo accanto, se è necessario facciamo finta di non sentire e teniamo bene a mente che lo scopo sarà dimostrare che il calcio senza tifosi è triste, è inutile.... è la sua fine.
Se c'è un'occasione per dare una sterzata al nostro mondo, quello della curva, è adesso e pensiamo che questa sia davvero una delle ultime occasioni per farlo: questo potrebbe essere davvero l'ultimo appello! Pensiamoci bene.
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lunedì 2 agosto 2010
Il caldo da alla testa
“Ciao amici! Sapete cosa beviamo qui a Chattanooga, Tennesse, quando il sole ti spacca in quattro??” Questo recitava un noto spot dei mitici anni ’80, anni in cui il calcio era un gran bel divertimento e lo potevamo dire forte!! Purtroppo adesso è difficile per alcuni, per tanti, dire una cosa del genere..... Qualche giorno fa, durente un'amichevole a Cortina, abbiamo visto che le maglie della Fiorentina recitavano, data la mancanza di uno sponsor ufficiale, questa dicitura: “Il calcio è un divertimento”. Soprassediamo sull’estetica di una maglietta che, purtroppo, da troppi anni qualcuno si impegna a fare sempre più brutta, ma è una valutazione soggettiva e quindi ampiamente discutibile. Quello che ci preme sottolineare è, invero, l’ipocrisia di chi deturpa la gloriosa maglia viola con una frase del genere in tempi in cui l’unico scopo, l’unico motivo che spinge a portare avanti il circo del calcio è quello economico. Pay-Tv, sponsor, diritti commerciali vari sono ormai i veri padroni delle squadre, non lo sono più i tifosi, le città! Addirittura c'è squadre, come i gobbi, che vanno a giocare fuori dalle stesse regioni di appartenenza oppure finali di coppe nazionali che si vanno a giocare all'altro capo del mondo, in barba ai tifosi che ogni hanno macinano chilometri e chilometri appresso alla squadra e che hanno una passione viscerale verso i propri colori. Tutto questo per ragioni esclusivamente economiche. Ci sentiamo quindi presi un po’ in giro, non solo dalla nostra stessa dirigenza che ha avuto questa pensata, ma anche da tutto il resto d'Italia che ha letto sui giornali di questa iniziativa. Specialmente in questo periodo in cui divampano furiose le proteste contro la tessera del tifoso, altra operazione squisitamente commerciale che non ha niente a che fare con lo sport e con il divertimento. Può darsi che sia stato solo un colpo di calore, troppo sole che ha oltremodo scaldato i pensieri di qualcuno che forse, e diciamo forse, farebbe meglio, in certe situazioni, a bersi un bel the freddo F-E-N-O-M-E-N-A-L-E!
giovedì 22 luglio 2010
La BMB 2001 ricorda Marco
Il 25 Luglio saranno 17 anni che Marco (Naf, Narchione o semplicemente Marco di Campi) ci ha lasciati.
E' difficile parlare di chi ha lasciato in noi, nei suoi amici, in curva un vuoto incolmabile. Ce lo ricordiamo nelle foto in bianco e nero della Fiesole pioniere di quel movimento Ultras a Firenze che si materializzò nel suo massimo splendore con la nascita degli Ultras 73. E' sempre stato e continua ad essere un punto di riferimento costante e vivo dentro di noi.
Durante tante riunioni del gruppo ci siamo chiesti ma Marco cosa avrebbe fatto? Cosa avrebbe detto?
Quando l'Onda d'Urto si sciolse e, per far vivere la sua memoria, in accordo con la madre fu scelto il nome BMB (Brigata Marco Ballerini) anche i più vecchi erano titubanti e si chiedevano: ma chi siamo noi per portare il nome di uno che ha fatto la storia della Fiesole? Poi abbiamo deciso che comunque il nome andava onorato e ricordato.
Di sicuro non siamo stati all'altezza del compito che ci siamo presi, del resto nessuno o quasi avrebbe potuto esserlo, però ci abbiamo messo tutta la nostra passione. Abbiamo cercato di seguire i suoi insegnamenti in un mondo, quello della curva, che nel giro di pochissimi anni è cambiato radicalmente.
Ci manca quel “vocione” di uno che lanciava i cori senza nemmeno il megafono, uno che con un'occhiata ti fulminava ma capace di gesti di amore e amicizia straordinari. Chi ha avuto la fortuna di camminare con lui sa bene di cosa parliamo.
Marco, come quelli della sua generazione, era solito metterci la faccia, parlava perché aveva diritto e titoli per farlo.
Noi la sua “faccia” l'abbiamo portata in ogni stadio, in ogni partita.
Ma dal prossimo anno non ci sarà quella “pezza” in balaustra, non ci saranno i bandieroni e le bandiere della BMB: questo mondo, né siamo certi, non è il suo mondo.
Se la Fiesole sarà capace di ripartire, magari sotto altre forme e soprattutto più unita, forse quel “volto” tornerà nella SUA curva.
Potremmo continuare a parlare di Marco infarcendo queste righe di retorica, ma non sarebbe da lui, o con ricordi che forse non interessano a molti.
Chiudiamo con una cosa vera, sincera.
Marco amava la sua curva, la sua città, quelle maglie Viola più di ogni altra cosa.
Questo dovremmo imparare tutti: prima viene la Fiesole, Firenze, la Fiorentina.
Se solo ci riuscissimo ne guadagneremmo tutti.
giovedì 15 luglio 2010
Tessera o non tessera, questo è il problema
La questione della tessera del tifoso è sicuramente una delle pagine più vergognose che siano mai state scritte negli ultimi anni in Italia. Pensavamo che dopo PayTV, tornelli, biglietti nominativi ed autorizzazioni per striscioni e bandiere fossimo giunti al capolinea con le restrizioni, ma non è così per chi vuole speculare sui tifosi. È vergognosa perché limita la libertà di un singolo individuo a poter assistere ad una partita: se non ho la tessera non potrò comprare il biglietto. È vergognosa perché è una pura, ennesima operazione economica a vantaggio di uno stretto numero di istituti bancari. È vergognosa soprattutto perché va a colpire la passione, l'affetto che una persona può avere per la propria città ed i propri colori. È vergognosa perché quindi suscita pareri contrastanti all'interno delle curve e degli stessi gruppi di tifosi, a volte facendoli mettere uno contro l'altro. È per questo che pensiamo che la soluzione non è fare o non fare la tessera ma quella di restare uniti come gruppo e come amici, nella speranza che un giorno gli stadi, oramai sempre più vuoti, ritornino a splendere di sorrisi, colori e canzoni.
domenica 9 maggio 2010
Qualcuno non vuole capire...
...credevamo di essere stati non chiari, chiarissimi.
Eppure si continua a strumentalizzare e adesso diciamo chiaramente BASTA!
Proviamo a riscriverlo e vediamo cosa succede.
Perché dalla trasferta con il Milan la BMB non mette più lo striscione?
Primo punto: la BMB non mette più lo striscione da anni. E' una nostra scelta aver rinunciato al classico striscione optando per una piccola pezza con il volto di Marco e tantissime bandiere e bandieroni.
Scritto questo, che non è cosa di poco conto, abbiamo di comune accordo deciso, dopo le deludenti prestazioni della squadra che ci è sembrata in vacanza, di fare altrettanto.
E' contestare questo? Allora chi ci ricama sopra non ha mai visto una vera contestazione. Nessuno nega che questa squadra abbia fatto grandi cose anche in questa stagione. Potevamo perdere con Chievo, Atalanta e mettiamoci pure il Milan, ma non senza lottare.
Scritto anche questo, lungi da noi voler contestare società o allenatore, e questo sia chiaro una volta per sempre.
Capitolo Verona.
Saranno liberi dei ragazzi del club di andare a Verona a sostenere i nostri fratelli gemellati in un momento così importante dopo anni di buio? Pensiamo proprio di si, gli altri erano allo stadio regolarmente.
A chi si riempie la bocca di paroloni, a chi emette giudizi senza aver mai messo un piede in curva possiamo tranquillamente rispondere: se alcuni di noi decidono di sostenere l'Hellas per una Domenica, voi bacchettoni, moralisti scandalizzati, dove siete stati per tutta una stagione, visto che tranne che per alcune partite di Champion's, il Franchi non è mai stato pieno e talvolta desolatamente semivuoto? Per non parlare di dove eravate quando c'era da macinare kilometri e kilometri per sostenere la squadra a giro per l'Italia e per l'Europa.
E concludiamo, proprio per togliere ogni possibilità di essere ancora strumentalizzati, che noi siamo in curva solo per la maglia.
Saluti a chi parte e saluti a chi arriva, tanto giocheremo in 11 anche la prossima stagione.
Non ci strapperemo i vestiti per la cessione di nessuno, non andremo a fare scritte vigliacche e non firmate sui braccini corti o a difesa di un giocatore, meno che mai, visto che va di moda, organizzeremo gruppi su facebook contro la cessione di chiunque sia. LA FIORENTINA SI AMA, NON SI DISCUTE!
Saremo in curva, sia se lotteremo per la Champion's o per non retrocedere, perchè noi amiamo questa maglia e sempre difenderemo questi colori e la nostra città.
mercoledì 14 aprile 2010
Oltre il calcio moderno
Non si può non essere tifosi dello United of Manchester.
Mentre i debiti e le tv si mangiano il calcio gli inglesi sono già oltre, oltre il calcio moderno.
Romantici, nostalgici, i tifosi/soci dello United stanno restituendo credibilità, passione al calcio. Seppure militino in una serie paragonabile alla nostra promozione, ogni settimana da ogni parte d'europa, schifati dal calcio moderno, in tanti partono a seguire lo United.
La media spettatori a partita è intorno alle 3.000 unità, con punte di 6.000, il tifo infernale. Cantano "Saturday we don't work for skysports anymore", aggiungere altro è superfluo.
Lo United Football Club di Manchester è stato fondato nel 2005 da tifosi del Man Utd, contrari all'acquisto della squadra da parte di Malcolm Glaze. Sono denominati "I Ribelli Rossi".
Ogni socio mette quanti soldi può permettersi ma, nella democraticità del club, ogni socio conta un voto. Tutto è gestito a livello di volontariato, dal merchandise, al sito web, al canale online, all'organizzazione delle partite e delle trasferte.
Dallo statuto:
Il club è stato inaugurato nel 2005, da tifosi del Manchester United in protesta al rilevamento del famoso club dalla famiglia Glazer.
I tifosi della FC United credono che un club di calcio dovrebbe esistere per il vantaggio dei tifosi e delle comunità circostanti – e che nessuno dovrebbe trarre vantaggio finanziario dal suo successo.
Il club è un'organizzazione democratica e no-profit ed appartiene totalmente ai suoi membri. FC United mira ad essere accessibile a tutti: i giocatori, tifosi e impiegati della FCUM lavorano con le comunità del luogo.
Uno dei loro slogan:
"Pagate quello che potete” per gli abbonamenti (grandissimi).
Questi che ci crediate o no i prezzi degli abbonamenti: £10 all'anno (£3 per i minori di 16 anni). Il club ha incassato più di £200.000 che in futuro saranno usati per la costruzione di un proprio stadio.
Questo il manifesto del club:
1. Il consiglio sarà democraticamente eletto dai suoi membri;
2. ogni socio ha un voto;
3. Il club svilupperà un forte legame con la comunità locale e si sforzerà di essere accessibile a tutti, discriminando nessuno;
4. Il club farà il possibile per rendere l'ammissione dei prezzi più convenienti possibile, al maggior numero possibile di una circoscrizione;
5. Il club incoraggerà i giovani, la partecipazione della comunità locale - una partita e sostenere - per quanto possibile;
6. Il consiglio si adopererà al fine di evitare, ove possibile commercialismo a titolo definitivo;
7. Il club rimarrà una organizzazione non-profit.
Dobbiamo solo dare onore a questi tifosi che si sono ripresi il calcio e ogni Ultras non può non essere un tifoso dello United of Manchester.
Sito web: http://www.fc-utd.co.uk/
sabato 13 marzo 2010
Ancora Noi......
Un nuovo blog con annesso sito,la nostra pagina su youtube:
http://www.youtube.com/bmbquestionedistile
la BMB è più viva che mai, tutto ciò che non ci ha distrutto ci ha rafforzato: lo dobbiamo a Marco, a noi stessi, ai colori di questa città e della nostra amata maglia.
Ancora noi, sempre noi, indipendente-mente, estrema-mente Viola.
BMB "Marco Vive"
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